Opificio Monzese

delle Pietre Dure

 

Editore in Monza

Renato Ornaghi - Pietro Cociancich
La Tombolada Lombarda

Il celebre gioco di società ora parla la lingua della Lombardia

In collaborazione con Bellavite Editore in Missaglia, l’Opificio Monzese delle Pietre Dure ha realizzato La Tombolada Lombarda, nuova versione del celebre gioco in cui l’uso della toponomastica e dei numeri in lengua mader hanno un ruolo fondamentale, per applicare al meglio la magica regola: “imparare una lingua divertendosi”.
L’obiettivo di questo gioco in versione regionale, infatti, è avvicinare i più giovani all’apprendimento dell’idioma lombardo praticando il più classico dei classici giochi di società. In un’epoca come quella odierna, ove l’amicizia e la socialità sempre più spesso trovano spazio nelle stanze dei social network, è infatti sembrato bello e anzi quasi provocatorio andare controtendenza riproponendo un gioco, quello della Tombola, che della virtualità è sicuramente l’esatto opposto.

La Tombola è stata per secoli giocata nelle “adunate familiari” di festa in tutta la Lombardia. Recuperare in senso “regionale” il gioco della Tombola equivale a ridare voce e calore ai più intimi momenti di vita domestica, per fare con esso comunità nel senso migliore del termine.

L’elemento linguistico innovativo che si propone con La Tombolada Lombarda sta nel recupero della lengua mader aggiungendo al gioco una sola ma fondamentale regola: i numeri sul tabellone e sulle cartelle sono scritti in lombardo e devono quindi essere enunciati nella medesima lingua: Vun! Duu! Trii! In questo modo è agevolato l’apprendimento ludico (in particolare per i più piccoli che partecipano al gioco) dei numeri cardinali in idioma regionale.

 


Per rendere ancora più “lombarda" la pratica del gioco, questa Tombola si caratterizza poi nel recupero dei nomi in lingua di tutti i 1.523 Comuni della Lombardia, 108 dei quali (i più rilevanti) sono proposti anche con fotografia sulle cartelle di gioco e scritti con dicitura in lengua: Milan, Bressa, Com... I nomi dei restanti Comuni sono comunque rappresentati sul tabellone principale. Sul retro di ogni cartella sono proposti sei proverbi regionali, sempre trascritti in lingua lombarda; in ultimo nella confezione a fare da segna-numeri è dato un sacchetto con semi di granoturco (el formenton), pianta commestibile emblematica per la Lonbardia, che tanto ha contribuito in passato a dare sostentamento alle nostre comunità.

 

Perché tradurre in lombardo i Comuni della Regione? Ebbene, perché crediamo che il recupero della nostra lingua debba passare innanzitutto attraverso la valorizzazione non più timida e vergognosa dei nomi dei nostri paesi, dei luoghi ove conduciamo le nostre quotidiane esistenze. Troppe volte la toponomastica in lingua è stata teatro di dispute tra fazioni opposte: con La Tombolada Lombarda si vuole affermare che la lingua lombarda non deve mai più essere argomento di parte: la lingua è di tutti e dunque il suo utilizzo non deve trasformarsi in leva antagonistica, ma essere motivo di festa per la nostra gente, affinchè sia ancora di più orgogliosa della propria identità linguistica.

La Tombolada Lombarda si può ordinare via e-mail scrivendo a opificiomonzese@virgilio.it, oppure acquistare direttamente presso il Serrone della Villa Reale di Monza, in via Brianza 2, durante l’apertura dalla prossima mostra (a ingresso libero) Los Angeles organizzata da Bellavite Editore dal 7 dicembre al 21 gennaio prossimi.
Orari di apertura: lunedì e martedì chiuso; mercoledì e giovedì 15 – 19; venerdì 15 – 22; sabato e domenica 10 – 19.
 

Opificio Monzese delle Pietre Dure

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