Opificio Monzese

delle Pietre Dure

 

Editore in Monza

Renato Ornaghi
Pietro Cociancich

Dylan Lombard
el mej de Bob Dylan in lengua mader

Il Lombardo è una lingua riconosciuta sin dal 1981 come "minoritaria" europea (Rapporto 4745 del Consiglio d'Europa), censita dall'UNESCO (ISO 639-3 lmo - Red book un endangered languages) tra quelle meritevoli di tutela. Per svariate ragioni tuttavia, a differenza di altre lingue regionali italiane (il Sardo e il Friulano, per citarne alcune) questo status di “lingua” al Lombardo non è mai stato riconosciuto. Uno dei motivi è senz’altro dato dall’estrema ricchezza e abbondanza delle cosiddette varietà locali di tale lingua (i cosiddetti “dialetti” del Lombardo): quante volte abbiamo sentito dire che la lingua locale parlata a Como è diversa da quella di Pavia o di Brescia?

Affermare che il Lombardo è un corpo linguistico coerente, unitario e distinto dall’Italiano è però possibile basandosi su tre elementi fondamentali, presenti in questo idioma dal Ticino al Mincio e dal Po alle Alpi: la sostanziale comprensione reciproca, un ampio lessico di base in comune, una morfologia e sintassi omogenee. E questo, senza che sia mai stata fatta alcuna azione di formazione pubblica a livello mediatico e men che men scolastico.

L’argomentazione che è addotta per affermare che il Lombardo non ha status di lingua è basata sul fatto che non esiste uno standard univoco in forma scritta valido per tutta la Regione. Molti si sono cimentati in questo importante ed encomiabile lavoro di unificazione linguistica, tuttavia gli esiti delle proposte emerse non hanno mai trovato il consenso indispensabile per fare germogliare la pianta. Ad avviso di Pietro Cociancich e Renato Ornaghi (ideatore del Lombardo Comune il primo, traduttore ed esecutore delle canzoni il secondo), gli elementi di successo per una proposta linguistica unitaria hanno da essere, per quanto possibile, la semplicità e soprattutto il mantenimento delle prassi esistenti in forma scritta nei vari territori lombardi, ponendo mano a minime varianti lessicali e grafiche, in modo da offrire uno strumento linguistico accettato e condivisibile.

La proposta per il Lombardo utilizzata in Dylan Lombard, denominata Lombardo Comune, è stata immediatamente messa alla prova con la traduzione del più carismatico ed emblematico tra i cantautori, quello più connesso all’identità folklorica di un popolo e di un territorio: Bob Dylan. Ciò per mostrare sin dall’inizio come sia possibile utilizzare il Lombardo Comune in forme di scrittura e traduzione “sfidanti”, senza alcuna subalternità o complessi di inferiorità. Dylan Lombard vuole però essere solo il primo passo, per una proposta linguistica che superi i localismi e garantisca finalmente una koinè unitaria alla Regione italiana che nel Rinascimento era detta “giardino d’Europa” e che ancora oggi è senza dubbio alcuno la più bella al mondo: la Lombardia.

1. Forever young - Semper bagaj 
2. The times they are a-changin’ - I temp, debon i cambien
3. Blowin’ in the wind - La bofa in del vent
4. Mr. tambourine man - Scior cont el tamborin
5. I want You - Te vœuli
6. Positively 4th street - Bell content a Magritt
7. It ain’t me, babe - Son nò mì, tosa
8. The mighty Quinn - Ris con l’erborin
9. Lay lady lay - Tosa vegn chì
10. Subterranean homesick blues - Sotteron in del sò bus
11. Knocking un the Heaven’s door - Picà fort su l’uss del Cel
12. Just like a woman - Giust ‘mè ‘na dona
13. Hurricane - Gaetan 
14. It’s all over now, baby blue - Adess l’è finida, tosa in blœu
15. All along the watchtower - Tucc intorna ai torr de guardia
16. I shall be released - Me lassarann nà
17. Make You feel my love - Fatt sentì el mè amor
18. Like a rolling stone - Comè un sass borlant

Dylan Lombard, Plaquette con CD in omaggio
2016 – Opificio Monzese delle Pietre Dure
ISBN 978-88-96174-04-3 - 15 €